Dipinto di Antonino Leto
L’olio su tavola del pittore figurativo verista Antonino Leto (Monreale 1844 – Capri 1913) raffigura un pescatore nelle sue attività quotidiane. Leto studiò a Palermo presso la scuola di Luigi Barba avvicinandosi però fin dai primi anni allo studio di Luigi Lojacono e ai dettami del verismo naturalista.
Nel 1894 si trasferì a Napoli dove conobbe i modi di Palizzi, precedentemente tra il 1877 e il 1880 si recò a Roma (dove vinse il pensionato Artistico), Firenze (1878) dove fu influenzato dalla scuola dei Macchiaioli, Parigi (1879-1880) dove conobbe De Nittis e la scuola impressionista. Nel 1889, per ragioni di salute, si trasferì definitivamente a Capri dove mori nel 1913. Durante la sua vita, sempre segnata da una salute cagionevole ha partecipato a innumerevoli mostre nazionali e non tra cui l’Esposizione di Torino (1882), l’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Roma del 1883 dove riscosse grande successo e un grande elogio da D’Annunzio, oltre ad innumerevoli mostre ed esposizioni a Nizza, Parigi, Londra, Napoli terminando nel 1910 alla Biennale di Venezia.