Incisione di Stefano Della Bella del XVII secolo
Questa incisione raffigurante una testa di fanciullo paffuto è uno studio realizzato con la tecnica dell’acquaforte dal celebre peintre graveur fiorentino Stefano Della Bella (1610-1664). L’acquaforte è una tecnica di incisione in cavo ottenuta in maniera indiretta per mezzo di una morsura di acido che corrode le parti della matrice scoperte dalla vernice conseguentemente al passaggio delle punte usate dall’artista per realizzare il disegno.
Stefano Della Bella trascorse dieci anni della sua vita a Parigi e fu influenzato da Jacques Callot, incisore francese, che ideò una variante della tecnica dell’acquaforte. Callot infatti usava una vernice dura e uno strumento speciale detto echoppe, ottenendo dei segni simili a quelli del bulino. Il segno dell’acquaforte è più libero e pittorico, risulta meno netto e definito rispetto a quello del bulino, le linee hanno un aspetto più rotondeggiante e variano nello spessore a seconda della punta utilizzata. Poiché è difficile rendere segni fini, ravvicinati e tenui, a causa dell’azione corrosiva dell’acido che agisce sia verticalmente che orizzontalmente, spesso questa tecnica è associata alla puntasecca o al bulino per la resa dei tratti sottili e degli incarnati. L’esemplare della nostra collezione risale al XVII secolo, è siglato Israel excudit e fa parte della seria “Livre pour apprendre a dessiner, mis en lumier. Par Israel, in cui la firma dell’artista è solo sul frontespizio. Questa serie fu realizzata per la famiglia dei Medici a partire dal 1650, data in cui Della Bella rientrò a Firenze.
Sulla storie delle tecniche incisorie e i relativi artisti consigliamo il libro “Il conoscitore di stampe” di Ferdinando Salamon.