Scatola con intarsio sorrentino
La splendida scatola in radica, firmata Fiorentino, presenta un delicato disegno ad intarsio raffigurante tre ballerine, realizzato secondo quella che è la tradizionale tecnica della tarsia sorrentina.
La produzione che vede interessata Sorrento sul fronte dell' intarsio e dell' ebanisteria ha conosciuto il periodo di massimo splendore nell' Ottocento, una tradizione le cui origini risalgono al XIV secolo. La Tarsia lignea consiste nel realizzare immagini (paesaggi, ritratti, decori, nature morte, etc.) ricorrendo all’ utilizzo di sottilissime sfoglie di legnami di diverso colore o tonalità, alternate a non meno sottili lamine di altri materiali (come l’avorio e la madreperla) o sulle quali si innestavano (soprattutto in epoca barocca) metalli e pietre dure.
Già diffusa in Italia nel 1300, l’intarsio si sviluppò soprattutto nei secoli immediatamente successivi, fino a raggiungere la sua piena maturità in epoca rinascimentale. La sua diffusione ha visto interessata una produzione universalmente apprezzata, ma limitata allo sviluppo in poche realtà territoriali. Tra queste quelle della Toscana (in particolare Siena, Pisa e Firenze), del Piemonte, dell’Emilia Romagna, del Veneto e del Napoletano. Sicuramente presente a Sorrento già da epoche remote, la Tarsia lignea, conobbe il suo massimo splendore nella Terra delle Sirene agli inizi del XIX secolo e livelli di perfezione assoluta in seguito alla nascita della scuola applicata all’ industria dell’intarsio e dell’intaglio (1886). Si concentrò alla realizzazione di una oggettistica capace di spaziare dalla realizzazione di pannelli, a quella di cofanetti, da quella di mobili, a quella di cassoni nuziali per arrivare a quella capace di stimolare le attenzioni e l’interesse dei più agguerriti collezionisti. Pur costretta a subire la concorrenza di altre realtà europee (ad esempio, Nizza), la tarsia lignea sorrentina (sia nella forma di intarsio, sia nella forma dell’ebanisteria) è stata capace di distinguersi e di farsi apprezzare per la scelta di tecniche (in particolare quella del mosaico) e di materiali (legni spesso ricavati dalla tipica vegetazione locale) assolutamente originali. Conosciuta ed apprezzata a livello internazionale questa tecnica di lavorazione è stata motivo di interesse crescente e recentemente ha attirato le attenzioni dello statunitense Smithsonian Institute (istituto statunitense di istruzione e ricerca con annesso un importante museo).
Fino alla seconda metà del Novecento, alla produzione della tarsia lignea, Sorrento ha affiancato anche una raffinata attività nel campo dell’intaglio del legno. Oggi gli artigiani sorrentini, assai meno numerosi che in passato, si stanno di nuovo concentrando su produzioni sicuramente meno economiche, ma in grado di assicurare elevati standard qualitativi.