Le Mille Luci di New York. Basquiat, Clemente, Haring, Schnabel, Warhol. Napoli - Palazzo Zevallos, 15 settembre-5 novembre 2017
A Palazzo Zevallos Stigliano una mostra imperdibile su Basquiat, Clemente, Haring, Schnabel e Warhol. In mostra sedici opere dei grandi artisti che hanno contribuito e non poco ad arricchire l’arte degli anni 80 in particolare l’asse artistica Italia - New York. Importanti sono i sodalizi consolidatasi in quegli anni tra gli artisti americani e le più importanti gallerie d’arte italiane. Altrettanto rilevanti le collaborazioni americane di Francesco Clemente, esponete della Transavanguardia teorizzata da Achille Bonito Oliva, che trasferitosi a New York lavora con Andy Warhol e il suo pupillo Jean-Michel Basquiat.
Proprio di Basquiat in mostra una sola opera intitolata “Skull” (1984) ispirata all’arte tribale caraibica in cui il teschio è un elemento ricorrente. I riferimenti alla Street Art, da cui egli nasce, sono evidenti nelle scritte e si ritroviamo anche qualcosa del Neoespressionismo Americano, a cui spesso è stato associato, con il ritorno al colore e alla figurazione. Di Warhol in mostra due serigrafie della serie Vesuvius del 1985, appartenenti alla collezione di Intesa San Paolo, il ritratto del gallerista napoletano Lucio Amelio del 1975, una splendida serigrafia intitolata “Levi’s” del 1984 e il ritratto di Lenin del 1986. I soggetti sono posti tutto sullo stesso livello, nel caso di “Lenin”si perde il valore politico del rappresentante della rivoluzione russa che diventa come un’icona qualsiasi di quelle già rappresentate dal grande artista o come un prodotto commerciale di grande fame come il Levi’s.
Consigliamo sull’argomento il testo di Achille Bonito Oliva “Basquiat e gli American Graffiti”, “La filosofia di Andy Warhol”, scritto dallo stesso Warhol e il catalogo Marsilio della mostra in questione.
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