Clet Abraham, Firenze

Camminando tra le stradine del centro di Firenze che da Santa Maria Novella portano al Duomo, ecco che alzando lo sguardo ci si può imbattere in una particolare cartellonistica stradale. Queste insolite e originali segnalatiche stradali sono opera dell’artista francese Clet Abraham noto, nell’ambiente artistico, semplicemente con il nome di Clet. Nato nel 1966, figlio dello scrittore francese Jean-Pierre Abraham, Clet è attivo in Italia dal 1990, dove arriva dopo gli studi accademici e un percorso artistico come pittore e scultore.

Dopo un inizio a Roma come restauratore di mobili antichi e un periodo nella provincia di Arezzo dedito esclusivamente alla pittura è a Firenze, dove ha ormai fissa dimora dal 2005 e il suo studio, che negli ultimi anni si avvicina alla Street Art, oggi sua occupazione principale. I suoi cartelli si possono trovare, oltre che a Firenze, anche in molte altre città italiane, europee e del mondo. Clet applica degli stickers sui cartelli della segnalatica stradale con un chiaro intento critico e provocatorio donandogli una vena personale e simpatica. Ha realizzato anche importanti interventi urbani come quello della notte del 19/20 gennaio 2011 quando, in occasione dell’instalazione del Teschio di Diamanti di Damien Hirst nello studioli di Francesco I a Palazzo Vecchio di Firenze, l’artista installò sul Ponte delle Grazie il suo “piccolo uomo nero” con un piede sul ponte e l’altro pronto a lanciarsi nelle acque sottostanti. L’opera voleva esprimere una critica nei confronti della costosa opera di Hirst, fornendo un alternativa economica e aperta a tutti. Lo stesso curatore della mostra di Hirst, il critico Francesco Bonami, ha apprezzato l’installazione dell’artista, ritenendo l’opera la perfetta rappresentazione della quiete e della caduta culturale della Toscana. Successivamente l’uomo nero è stato probabilmente collocato nel Parco dei Renai di Signa. A metà del 2016 probabilmente l'opera era stata ricollocata al suo originale posto ma rimossa dopo poco dalle autorità.

 

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