Hieronymus Bosch, Trittico degli Eremiti. Gallerie dell’Accademia, Venezia
Alle Gallerie dell’Accademia di Venezia in mostra, in occasione del cinquecentenario dalla morte avvenuta il 9 agosto 1516, il “Trittico degli Eremiti” di Hieronymus Bosch. L’opera del pittore nato nei Paesi Bassi nel 1450 a Hertogenbosch, proveniente da una famiglia di pittori (bisnonno,nonno, padre, tre zii e due fratelli), incarna tutti gli elementi tipici dei suoi dipinti. Una pittura ricca di inventiva coadivata ad alementi simbolici ed iconografici. Come in altre sue opere, di cui esistono solo 25 preziosi esemplari, la firma è posta sul pannello dello scomparto centrale ed è inscritta in bianco.
Oltre al Trittico degli Eremiti, in esposizione sono presenti delle copie in alta definizione del “Trittico della Liberata” e le “Visioni dell’Aldilà”. Queste tre opere hanno subito un complesso processo di restauro con accurati metodi di pulitura, avvalendosi di microscopi e tecnologie laser, per l’eliminazione di strati accumulatosi nel corso dei secoli e in precedenti restauri. Il Trittico degli Erementi raffigura tre celebri Santi eremiti, rappresentati secondo la tradizione iconografica più nota: “Girolamo” nello scomparto centrale, “Antonio abate” nello sportello di sinistra, ed “Egidio” in quello di destra. La parte superiore dello scomparto centrale dei due sportelli laterali un tempo era centinata e i dipindi del lato esterno di entrambi gli sportelli laterali sono andati perduti. La datazione è incerta, le analisi sul suporto ligneo hanno dato come risultato il 1476 in base all’utimo anello di crescita del legno, quest’ultima data sembra errata in quanto una datazione anteriore al 1489 sembra inverosimile.
In questa occasione è stato possibile scoprire le cinque nuove sale del piano terra delle Gallerie fin’ora chiuse al pubblico. Una sorprendente anteprima di sale che costituiscono il nuovo spazio espositivo delle grandi Gallerie dell’Accademia. Ci addentriamo in corridoi ricchi di altorilievi e bassorilievi di Antonio Canova dal valore incommensurabile. Dipinti di Hayez e Tiepolo del ‘600 e ‘800 vanno ad aggiungersi ai capolavori già presenti al primo piano del museo, Paolo e Lorenzo Veneziano, Bellini, Giorgione, Tiziano, Veronese, Tintoretto e Luca Giordano e molti altri sempre del ‘300 e del ‘500.
Per un maggiore approfondimento sulle Gallerie dell’Accademia di Venezia consigliamo di leggere un precedente nostro articolo "Gallerie dell'Accademia" nella sezione Musei.
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