Picasso, “Parade” - Museo di Capodimonte, 8 Aprile - 10 Luglio 2017
La mostra a Capodimonte intitolata “Picasso e Napoli. Parade”, è organizzata in occasione del centenario dal viaggio che Picasso fece a Napoli nel 1917. Qui insieme agli amici Jean Cocteau (che lo invitò a scoprire la splendida città) e Léodine Massine, Picasso si avvicina alla classicità, ad una pittura più formale e conosce Olga Kokhlova , l’etoile ucraina dei Balletti Russi, di cui si innamora perdutamente e che sposerà l’anno seguente.
Da questo viaggio scaturirà il Sipario per il balletto “Parade”, con le musiche di Erik Satie, le coreografie di Léodine Massine, i testi di Jean Cocteau, rappresentato dalla compagnia dei “Ballets Russes” di Serje Diaghilev e appunto con le scenografie e i costumi di Pablo Picasso. Proprio i costumi sono in esposizione in una mostra parallela tenuta a Pompei, mentre l’imponente Sipario ”Parade” è esposto nel salone grande dell’Appartamento reale di Capodimonte. Giunto qui dal Centre Georges Pompidou di Parigi, il capolavoro di Picasso è il più grande da lui mai realizzato, lungo circa 17 metri e alto circa 11 metri. In questa imponente tela sono visibili le contaminazioni che l’artista trae dalla classicità e dagli elementi caratteristici partenopei, il Vesuvio e le rovine di epoca greco-romana sullo sfondo. Le maschere tipiche del teatro napoletano in primo piano, che rappresentavano i vari personaggi che hanno collaborato con Picasso nella realizzazione di “Parade”. In mostra molti dipinti e scritti dell’artista, gli studi per gli spettacoli di Pulcinella e Parade, schizzi e le lettere di Jean Cocteau, disegni e dipinti di Fortunato Depero e i putti del teatro antico delle marionette.
Consigliamo un interessante saggio di Massimo Bignardi intitolato ‘PICASSO A NAPOLI - Una “Montmartre arabe”’. Bignardi analizza le influenze che hanno condotto alla realizzazione del “rideau de scène” per Parade, in particolare il ciclo di affreschi realizzati nel 1873 da Hans von Marées nella Biblioteca della Stazione Zoologica Anton Dohrn, ad aver avuto un ruolo importante nella produzione del rideau sono soprattutto le scene intitolate “Pergola” e “Barca con rematori”. Nel sipario che Picasso realizza per il balletto Parade sono oltretutto presenti molti riferimenti al dipinto di Pierre Puvis de Chavannes, datato 1869, “Marsiglia , porta d’oriente”. Innegabili sono ovviamente le ispirazioni che il grande artista ha tratto da Napoli e il suo folclore e da Pompei e la sua classicità, tutti elementi che hanno condotto Picasso al ritorno ad una pittura classica e tradizionale.
Per maggiori approfondimenti sull’artista segnaliamo “La mia vita con Picasso”, libro di grande successo divenuto all’epoca della pubblicazione (1964) un bestseller e scritto da Françios Gillot, artista e lungo amore di Picasso dal quale ebbe due figli, Claude e Paloma. Per avere una visone più chiara delle donne avute dell’artista rinnoviamo sull’argomento il libro “Le amanti di Picasso” di Paula Izquierdo e infine consigliamo il nostro articolo "Picasso e la modernità spagnola".
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